Iacopo di Leonardo di Niccolò Mannelli

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Da Anton Domenico Maria Manni, Osservazioni Istoriche Sopra I Sigilli Antichi de' secoli bassi, tomo decimoquinto, Firenze 1744. p.15, Sigillo II, Canonico Iacopo di Leonardo Mannelli.


p. 17 “detta eziandio de' Pontigiani”

p.18 “ Iacopo di Leonardo di Niccolò Mannelli, dottore in decreti, e nipote di fratello del Canonico Giovanni Mannelli (1461)

p.22 il reliquario di San Geronimo in duomo (1487)

p. 23 Cosimo Minerbetti, arcidiacono firenze e poi vescovo di cortona “nella descrizione delle sante reliquie della nostra chiesa”
p.23-24 “L'anno 1517, per rogo di ser Raffaello Baldesi del dì 27. Ottobre dell'archivio generale, assegnò il Mannelli in vita sua al Capitolo Fiorentino l'entrata, perchè facesse ogni anno in Duomo l'ufizio per la festa di S:Girolamo, e uno anniversario nel primo giorno feriale dopo detta festa, come si riscontra in Capitolo o nel libro rosso di contratti dal 1500. a c.110.”
p.24 “Anche alla nostra congrega maggiore (come si legge nell'archivio del nostro arcivescovado per gli atti di ser Paolo Grassi) il giorno 20. di Novembre del 1486. il nostro Canonico in presenza di Lisa Biliotti sua madre, donò buona somma di denaro par l'amor d Dio, e per rimedio dell'anima sua, col peso di farli ogni anno una Tornata nella Chiesa di Santa Felicita, ove hanno i Mannelli la Cappella, e la Sepolture, tralle quali questa fatta dal padre del Canonico con Arme, e lettere...... SEP. LEONARDI NICHOLAI DE MANNELLIS ET SUORUM DESCENDENTUM ANNO D. M. CCCCLXXV DIE PRIMO IUNII.”

p.24 “... dal padre suo, del quale ragionando Scipione Ammirato nella Storia manoscritta della Famiglia de' Mannelli esistente nel Codice G F 1046 in foglio a carte 114 della Strozziniana, parla ancora del suo figliolo, con tali parole: nacque Lionardo il xi. Giorno di Giugno dell'anno 1404, e la prima cosa, che di lui vediamo, è sufficiente argomento della sua cristiana pietà, havendo egli insieme con tre suoi nipoti Agostino, Lodovico, Piero, figliuoli per quel ch'io stimo di Giovanni suo fratello, come di sopra si è detto, edificato la Cappella, over Oratorio di S. Maria della Quercia a Legnaia, e in guisa ornatolo, e delle cose necessarie per tenervi un Cappellano dotato, che meritò da Pio II. Havendo Sua Beatitudine commesso questa cura a Mico Capponi Canonico Fiorentino di far detta Cappella, over Oratorio di suo patronato, e de' suoi nipoti, di che se ne vede spedita bolla sotto l'anno 1458. ed è poi l'anno 1478. data a Iacopo di detto Lodovico figliolo. Fu da poi de' Signori l'anno 1462. cento diciotto anni dopo, che Zanobi n'era stato, e fu anche un'altra volta de' Signori l'anno 1470. Hora trovandosi un de' suoi figlioli detto Iacopo Canonico di Santa Maria del Fiore, e Piovano della Pieve di San Giuliano a Settimo, la qual chiesa avea bisogno di molta reparazione; impetrò similmente l'anno 1483. da Sisto IV. Pontefice, che facendo detta reparazione, e concedendo siccome egli fece di più un podere de' suoi beni alla detta Chiesa, potesse farla di suo Patronato, sì che egli, e i suoi successori potessero nelle vacanze per i futuri tempi fare loro nominazioni legittime, secondo i veri padroni costumano. La qual grazia l'anno 1487. essendo già morto Lionardo viene da Innocenzio VIII. ancor confermata, così al detto Iacopo, Girolamo, Alessandro, e Francesco suoi figliuoli, come a Giovanni, e a Lionardo figlioli di Niccolò primogenito di Lionardo. Io ho veduta appresso gli eredi di questo Canonico la Bolla originale di Sisto IV. Siccome nell'Archivio generale ne' rogiti di ser Mattio di Cenni d'Aiuto, diretta al detto Leonardo per la concessione del Patronato della Pieve di Settimo, quam dilectus filius Magister Iacobus de Mannellis dictae Ecclesiae Rector Plebanus nuncupatus Decretorum Doctor Scriptor and Familiaris noster natus tuut obtinet, come ivi si legge. Tale vien chiamato da detto Papa anche l'anno 1477. in una delegazione fattagli, come si vede nell'Archivio dell'Arcivescovado; e in altra Bolla dell'anno dopo presso i suoi eredi, lo stesso Pontefici lo chiama di più suo Accolito. Le quali dignità tenne ancora appresso il successore Innocenzio VIII. Per Breve del suddetto Sisto dato in Roma il dì primo di Giugno 1483. egli fu eletto Delegato, e Commissario a dar le insegne di Protonotario Apostolico a Giovanni del Magnifico Lorenzo de' Medici d'anni 8. che entrò indi a quattro mesi nostro canonico, e che salì poi al Pontificato col nome di Leone X. la qual funzione eseguita fu solennemente dal Mannelli nella Casa del Rettore di S.Giovanni Evangelista detto ora S.Giovannino il dì 21. del suddetto mese, ed anno per rogo di Ser Domenico d'Antonio di Figline, come altrove vedremo. Tenne ancora Iacopo Mannelli la Pieve di S. Maria di Figline, e non ostante ch'ei la rinunziasse nel 1490. procurò sempre il vantaggio, e l'avanzamento della medesima. Perciocchè io trovo nella Filza VII. di detto Ser Domenico da Figline nel nostro Arcivescovado, che l'anno 1493. per Bolla di Alessandro VI. alla presenza de' Revederendi Padri...che ora è presso il Sig. Cav. Piermaria Mannelli unico discendente da Girolamo fratello del nostro Canonico...rinunziato il suo canonicato, con riserbarsi il titolo, a Messer Iacopo Mannelli suo nipote di fratello nel 1513. passò a miglior vita l'anno 1526 del mese di Maggio in età d'anni 80.”