Progetto partecipativo "Edumuseo"

Da EdumuseoMontelupoWiki.

Introduzione

L’azione partecipativa sul Museo Archeologico del Comune di Montelupo Fiorentino, si inserisce nel più ampio contesto del riordino degli istituti culturali già avviato dall'Amministrazione comunale. In particolare, nell'ambito di tale riordino, una novità sostanziale è rappresentata dall'assegnazione della gestione del Museo alla cooperativa GAM consorzio (febbraio 2015), nella forma del tutto innovativa e specifica della concessione, che permette di poter fare riferimento al piano triennale di gestione 2015-2017 approvato dall'Amministrazione Comunale in sede di affidamento.
Tale piano individua nella funzione educativa la caratteristica distintiva del ruolo che il museo montelupino dovrà assumere come propria specificità, sia nella realizzazione di attività di fruizione sia nello sviluppo di azioni di ricerca e implementazione metodologica. E' inoltre importante, qui, sottolineare la localizzazione del museo, che si trova all'interno del Parco Urbano dell'Ambrogiana, nei pressi del quale, a soli 300 metri di distanza e collegato con un percorso pedo-ciclabile, ha sede anche il nuovo Plesso Scolastico “Margherita Hack”, inaugurato nel settembre 2013. C'è pertanto una stretta relazione fisica e, potenzialmente, didattico-educativa tra il museo e la scuola stessa, che prioritariamente utilizzerà tali spazi. In tale contesto, attuare un percorso partecipativo per la ri-progettazione condivisa delle funzioni dell'istituto museale consente alla scuola di svolgere un ruolo importante: docenti e studenti potranno contribuire a innovare l'attuale missione del museo, accentuandone la funzione educativa didattica e al tempo stesso realizzando uno strumento più attento alle moderne indicazioni museologiche per le funzioni dei musei civici, uno “strumento per elaborare, gestire, monitorare una pianificazione del territorio fondata sul rispetto dei suoi caratteri originari (nel senso di specifici, peculiari, differenziati) e capace di considerare questi ultimi una risorsa essenziale per lo sviluppo locale”, cfr. Daniele Jalla, presidente ICOM, introduzione a Hugues de Varin, Le radici del futuro, Bologna 2005.
Nella promozione di questo percorso partecipativo, l’istituzione scolastica coglie l’opportunità di ridefinire aspetti fondativi del curricolo verticale di storia, basato sull’uso formativo del territorio e del suo patrimonio naturale/culturale, sviluppando quell’autonomia di ricerca legata alle risorse del territorio auspicata dal DPR 275/99 art. 6 (Autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo) e sviluppando in sintonia con esse quella quota del 20% dei curricoli rimessa all'autonomia delle istituzioni scolastiche, secondo l’art. 8 dello stesso decreto (Definizione dei curricoli) e i successivi sulla materia1. Con questa proposta la scuola afferma inoltre la convinzione che l'innovazione didattica non rappresenti solo un motivo di crescita curricolare per i propri studenti, ma anche una piena opportunità di crescita culturale per l'intera comunità. E difatti, pur non prevedendo ristrutturazioni materiali o nuove edificazioni, il processo partecipativo contribuirà all'effettiva creazione di quella che si potrà considerare una nuova opera per la scuola e per la comunità. Inoltre, dall'anno scolastico 2010/2011 è in realizzazione il progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi, promosso congiuntamente dall'Istituto Comprensivo e dall'Amministrazione Comunale. Con questa importante esperienza, che svolgerà una funzione centrale nel progetto, si sta realizzando una sperimentazione per l’aggiornamento metodologico della tradizione progettuale dei CCR, con tratti profondamente innovativi. Si tratta di un percorso di progettazione partecipata per la discussione e realizzazione di idee su tematiche legate alla vita giovanile, che prevede l’ideazione e l’attuazione di interventi migliorativi in alcune aree della città e all’interno della scuola. L’analisi degli interventi possibili e la scelta di quelli individuati come prioritari costituisce il Piano d’Azione Locale (PAL), sul quale i ragazzi si confrontano con la Scuola e con il Consiglio Comunale. Le classi partecipanti esprimono un gruppo di lavoro per ogni tema affrontato; ogni gruppo ha un responsabile e vi è un “portavoce” unico per tutti i gruppi.

Obiettivi e finalità

L’oggetto centrale del progetto è la riqualificazione in senso didattico, contribuendo ad ampliarne le funzioni sociali di luogo della comunità, del Museo Archeologico del Comune di Montelupo Fiorentino. Il percorso partecipativo è dedicato alla ri-progettazione condivisa delle funzioni dell'istituto museale, finalizzato allo sviluppo del museo quale laboratorio/aula didattica capace di promuovere un nuovo curriculo per lo studio della storia, in stretta relazione con il concetto di archeologia dei paesaggi. Per favorire il coinvolgimento permanente nelle attività del museo, degli alunni, dei loro insegnanti e dei loro genitori, il percorso punta anche alla definizione di un calendario tematico annuale di attività. Il progetto si propone, così, di rendere maggiormente inclusiva l'offerta museale, accentuandone la funzione educativa rispetto all'accoglienza museale. Nel contesto della rivisitazione dei curricola in atto, la Scuola sta lavorando alla definizione di un curricolo verticale per lo studio della storia, per consentire agli studenti entrare in contatto diretto con le fonti del territorio, sperimentare metodologie di ricerca e definire attività capaci di coinvolgere i bambini e i pre-adolescenti. La presente proposta vuole coniugare tali necessità didattiche con le opportunità offerte dalla presenza di un istituto museale in stretta relazione fisica con la scuola, la quale infatti può trarre notevole vantaggio da una riqualificazione/trasformazione del museo, ad esempio, in Istituto/Laboratorio sull'archeologia dei paesaggi tra Val di Pesa e Valle dell'Arno. Tra le finalità generali: - Sviluppare un contesto concreto per un curricolo innovativo, fondato sulla didattica laboratoriale, sull’uso del territorio come risorsa culturale, sull’uso delle nuove tecnologie - Sperimentare forme innovative di apprendimento collaborativo e di relazione docente/studente. - Sviluppare forme innovative e sperimentali di relazioni tra scuola ed extrascuola, tra studenti e adulti, tra scuola, cittadini ed associazionismo. - Qualificare l’offerta museale facendola emergere dalla genericità, indirizzandola ad un target specifico e rendendo l’esperienza di visita coinvolgente e significativa. - Sostenere l’inserimento dell’istituto museale in reti specializzate, regionali, nazionali e europee legate allo studio attivo della storia e all’uso didattico dei musei. Tra gli obiettivi specifici: - Avvicinare la scuola, gli insegnanti, gli studenti, i genitori, al mondo dei beni culturali, sperimentandone in concreto il significato di strumenti disponibili e utilizzabili per comprendere la formazione del proprio territorio, costruendo un nuovo rapporto con i luoghi della cultura. - Realizzare, mediante un percorso di progettazione partecipata che coinvolga studenti e docenti, un Museo-Laboratorio in grado di fornire strumenti, ambienti, opportunità di sperimentazione per sviluppare attività necessarie alla costruzione di un curricolo scolastico per lo studio della storia, mettendo al centro il concetto della ricerca come metodologia dell’apprendimento. (Il “sesto ponte: dall’ambiente all’aula didattica decentrata” di F. Frabboni in “La scuola che verrà”). - Passare dallo “studio del libro di testo” allo studio attraverso i segni del territorio, ossia progettare e partecipare ad attività da svolgersi sul campo, disponendo di sedi idonee e della necessaria “titolarità” per rappresentarne adeguatamente i risultati. - Sostenere, dare corpo e continuità al progetto integrato del Consiglio Comunale dei Ragazzi attraverso una progettazione con un significato specifico e concreto non solo per la scuola ma per l’intera comunità. - Assumere un ruolo di polo di aggregazione, di promozione culturale nel territorio, facendo conoscere in modo attivo e innovativo una collezione museale potenzialmente ricca di informazioni significative per comprendere le caratteristiche sulla formazione del territorio.

Risultati attesi/Prodotti Nel più ampio ambito della realizzazione di un Museo-Laboratorio-Aula decentrata, proponiamo due ipotesi per le direttrici di intervento con finalità specifiche e obiettivi concreti. 1. Elaborazione di sistemi dinamici di didascalizzazione tali da rendere l'istituto museale un laboratorio globale. Quale apparato didascalico serve per visitare un museo? Uno soltanto? Quanti itinerari si possono costruire e quanti nessi logici si possono proporre? Come potrebbe essere per non annoiare ma al contrario per invogliare il visitatore a fare sempre un passo più in là ? Si propone questo aspetto perché in definitiva è questo che qualifica la visita, l'informazione, l'approccio al museo. e d’altra parte tale elaborazione è parte integrante del percorso conoscitivo sia del bene stesso sia delle realtà che documenta. 2. Elaborazione di un programma annuale di eventi e manifestazioni, come possibile risultato del ruolo degli studenti e dei docenti nella programmazione delle attività del museo. Il “quando, come, cosa” diventano aspetti qualificanti sia dell’azione educativa che della qualificazione del Museo. Le esperienze dei musei inglesi, coordinati dall'associazione Kids in Museums, organizzano annualmente il Takeover Day, un’ iniziativa cui ispirarsi: potrebbe essere proprio la nostra scuola a promuovere azioni simili in Toscana, partendo dalla sperimentazione di questo percorso.


L'impatto del progetto sul territorio

Dal punto di vista economico : La rivitalizzazione del museo nella sua funzione educativa e tematica permetterà una maggiore fruizione, la realizzazione di manifestazioni, lo sviluppo di progetti in collaborazione sulla ricerca, ecc. Misureremo i risultati valutando ex post: le caratteristiche della nuova programmazione museale, la numerosità e tipologia dei visitatori, i protocolli attivati. Dal punto di vista culturale: sperimentazione di modelli museologici inclusivi e conseguentemente realizzare un'azione di Audience development, avvicinare i cittadini al museo ed alla formazione storica dei propri paesaggi. Misureremo i risultati valutando ex post: la numerosità e la tipologia dei visitatori. Dal punto di vista sociale: Il museo come luogo di incontro tra generazioni. Il museo come luogo di incontro e collaborazione tra associazioni e tra soggetti diversi del territorio. Misureremo i risultati valutando ex post: la numerosità delle collaborazioni stipulate con le associazioni, lo sviluppo di progetti intergenerazionali. Dal punto di vista educativo: la promozione di un piano dell’offerta formativa integrato tra scuola e soggetti del territorio. Contrasto al disagio giovanile tramite creazione di polo aggregativo in continuità con gli altri centri e associazioni del territorio. Misureremo i risultati valutando ex post: formalizzazione organismi di raccordo tra piano delle attività didattiche scolastiche e extrascolastiche sia in periodo invernale sia in periodo estivo. Dal punto di vista degli stili di vita: il progetto contribuirà ad una maggiore frequentazione ed un uso più organizzato in questa porzione del Parco dell'Ambrogiana dove si trovano scuola e museo. Misureremo i risultati valutando ex post: la realizzazione di eventi e manifestazioni nel Parco in cui sono inseriti scuola e museo. Partecipanti

L'ipotesi di partenza per l'esecuzione del progetto prevede tra i partecipanti: -studenti della scuola secondaria di primo grado: 40 componenti del CCR (2 referenti per 20 classi), con ricaduta su tutti gli studenti della secondaria di primo grado; - studenti della scuola primaria: 8 -12 alunni (4 referenti per classe), con ricaduta su 2-3 classi quinte (70-80 alunni); - docenti di lettere della scuola secondaria di primo grado: 10; - docenti della scuola primaria: 5-6; - personale ATA: 2 assistenti amministrativi - 2 collaboratori scolastici; - genitori – rappresentanti di classe: 15-20; - membri del comitato dei genitori (Genimon): 10; - volontari Auser: 4; - rappresentanti delle associazioni del territorio: 5-6; - personale del Centro Giovani “La Fornace” : 3; - personale dell'Ente gestore del museo: 5; - referenti dell'Amministrazione comunale per il settore: 2.

Il progetto è rivolto, con modalità specifiche, a tutti i componenti della scuola, studenti e docenti, genitori, associazioni ed operatori, personale scolastico. La selezione delle classi è il risultato di una valutazione sulla base di quanto previsto nel progetto del Consiglio Comunale dei Ragazzi, che riguarda la scuola secondaria di primo grado. Allo scopo di ampliare il campione di alunni partecipanti e includere anche una fascia di età diversa, una parte delle attività progettuali sarà estesa a 2-3 classi quinte della scuola primaria, in una sorta di pre-ingresso al progetto del CCR.

Attività

A pressa si ribadiscono, in modo sintetico, i due obiettivi principali del progetto: a) creare un laboratorio di Storia e Archeologia dei Paesaggi nel museo a disposizione della scuola; b) programmare almeno quattro eventi gestionali del museo a cura rispettivamente, per ciascun evento, di: studenti, insegnanti, genitori e associazioni.

Azioni propedeuitiche iniziali: a) per gli insegnanti: individuare un coordinatore del progetto e definire il gruppo di lavoro. b) per genitori e associazioni, idem punto precedente.